venerdì 29 aprile 2011

L'autobus “fantasma” per l'ospedale e il trasporto pubblico a Varese

In una città come Varese l'autobus non è solo un mezzo di trasporto pubblico, ma anche uno strumento per combattere l'abbandono delle periferie, per permettere agli anziani di raggiungere il centro e i servizi, per creare un'alternativa all'auto. Per questi motivi la Città Giardino dovrebbe puntare ad offrire un servizio migliore di quello attuale, con più corse, più fermate, più capillarità per non lasciare soli a sé stessi i quartieri periferici.

Purtroppo, quello a cui stiamo assistendo è l'esatto contrario. Al di là degli annosi problemi di bus vecchi, sporchi e in ritardo, di monitor che non funzionano e paline in stato di degrado, la “razionalizzazione” per i tagli al servizio pubblico ha prodotto 185mila e 500 chilometri di corse autobus in meno in provincia. Il biglietto ordinario è passato da 1,05 a 1,20 euro. E intanto di miglioramenti al servizio di trasporto non si parla più, anche quando si tratta di servizi di estrema necessità per la città.

Qualche esempio? Per raggiungere da via Astico (ad Avigno, il quartiere dove vivo) la più vicina fermata della E, è necessario percorrere a piedi un chilometro e mezzo di strada senza marciapiedi, con grave disagio per molti residenti. Ma ancora più scandaloso: nonostante le richieste degli utenti, le raccolte di firme e la sofferta decisione della Giunta un anno fa, ad oggi in via Guicciardini non c'è ancora traccia della famosa “linea G” che dovrebbe arrivare all'ingresso dell'ospedale. La fermata più vicina resta quella di viale Borri, costringendo gli anziani ad una lunga scarpinata in salita.

Ma davvero Varese non riesce a garantire un servizio di trasporto pubblico degno di un capoluogo? È necessario un Piano Urbano di Mobilità con una riorganizzazione complessiva del trasporto pubblico, con una flotta con mezzi moderni e non inquinanti, con tariffe agevolate a studenti, famiglie numerose e anziani con pensione minima. Ma innanzitutto con una fermata dell'autobus davanti all'ospedale.

giovedì 28 aprile 2011

Aperitivo in rosa

Per una lista a sostegno di una candidata "sindaca" non poteva mancare l'"Aperitivo in rosa".

Questa sera, alle 18.30, al Ristorante Da Vittorio di piazza Beccaria (e non all'Uva Rara come comunicato inizialmente) si terrà l'evento organizzato dalle donne della lista civica “Varese&Luisa”. Sarà presente il cantante e attore varesino Giovanni Ardemagni.
Insomma, non mancate..

sabato 23 aprile 2011

Un vero bike sharing a Varese


Qualsiasi nuovo strumento per favorire la mobilità ciclabile in una città congestionata dal traffico è una bella notizia. Bisogna essere lieti quindi dell'apertura a Varese del nuovo servizio di noleggio di biciclette a pedalata assistita presso lo Iat (l'Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica), presentato qualche giorno fa in pompa magna dal Comune di Varese. Ma forse bisognerebbe ricordare all'amministrazione che non bastano 6 biciclette elettriche a risolvere il problema della mobilità in città.

Questo nuovo servizio - pensato appositamente per gli utilizzatori occasionali - può essere solo uno strumento aggiuntivo al noleggio bici “per tutti i giorni”.
A Varese in poche parole serve un bike sharing pratico, efficiente, capillare. Peccato che quello realizzato ad oggi non abbia nemmeno una di queste caratteristiche. Anzi, “Gimme Bike” (questo il nome del bike sharing attivo in città) resta una promessa mancata. O meglio, una presa in giro per chi provi a utilizzarlo, magari incuriosito da quanto accaduto a Milano dove “BikeMe” ha avuto un successo persino insperato e oggi punta oggi all'obiettivo di 200 stazioni e 3.650 biciclette sotto la Madonnina.

Cosa accade invece dalle nostre parti? Che mancano le piste ciclopedonali e i percorsi protetti. Che il servizio di bike sharing offre solo 4 ciclostazioni (piazza Repubblica, stazione Nord, Stazione FS , piazzale Bulferetti a Bizzozero), rendendo impossibile prendere la bicicletta e lasciarla allo stadio, all'ospedale, nei vari uffici di Casbeno o in qualsiasi castellanza. Che il servizio di abbonamento richiede una procedura macchinosa nell'unico ufficio dedicato (nell'era di internet non è nemmeno possibile richiederlo via web), senza formule flessibili per utilizzatori abituali, come i pendolari, o occasionali, come i turisti. Che le stazioni sembrano “dimenticate”, lasciate spesso senza biciclette e senza assistenza.

Oggi siamo arrivati al paradosso dello stallo completo. Si attende la gara pubblica che affidi la nuova gestione dopo l'esperienza fallimentare attuale. E intanto le bici restano ferme, Varese affoga nel traffico e la città della “Tre valli” e dei Mondiali di Ciclismo è tutto fuorchè a misura di ciclista.

È ora che Varese progetti davvero un servizio di bike sharing all'altezza di un capoluogo moderno. Servono più biciclette, più ciclostazioni, miglior servizio agli utenti. Serve un Piano Urbano di Mobilità che, riorganizzando il trasporto pubblico, favorisca i percorsi pedonali e ciclabili. C'è bisogno di crederci davvero, non solo a parole, alla mobilità ciclabile.

giovedì 21 aprile 2011

Perchè corro con Luisa



Fino a qualche mese fa, non avrei mai pensato di candidarmi. Non avevo nemmeno le idee chiare su a chi avrei affidato il mio voto alle urne. Per dirla tutta, non ero nemmeno sicuro di andare a votare in questa tornata di amministrative.

La notizia di Luisa Oprandi candidata sindaco a Varese, però, mi è apparsa subito come una ventata di aria fresca nella politica varesina. Poi, la scoperta di una lista civica che stava raccogliendo persone di valore di varie estrazioni culturali e politiche, mi è sembrata la scelta giusta.

Si è aggiunto un programma chiaro, ambizioso, ma concreto, che ho condiviso fin da subito. Pochi punti chiari per risvegliare Varese dal suo torpore sempre meno dorato, senza nascondere sotto il tappeto i problemi che l'amministrazione attuale troppo spesso ha fatto finta di non vedere.

Ho scelto di impegnarmi per la città che amo, convinto dal coraggio, dalle idee e dalla squadra di Luisa Oprandi. Con la voglia di far bene e il sostegno di tanti che mi hanno detto “Fernando, perché non ci provi?”.

E allora, eccomi qua.
Per provare davvero a “far rifiorire Varese”.

lunedì 18 aprile 2011

Arancione!

Eccolo qua.



Il simbolo della lista Varese & Luisa, bello arancione, così come depositato e come comparirà sulla scheda elettorale.

Ricordatelo bene!

venerdì 15 aprile 2011

Tutti al Sacro Monte!

Domani sarà il giorno del lancio della campagna della candidata sindaca Luisa Oprandi.


Ecco il programma completo:

Sabato 16 aprile 2011 – ore 16,00-19,00
  • 16,00    Ritrovo alla Prima Cappella, presso l’arco d’ingresso alla Via Sacra e salita verso il Sacro Monte
  • 17,00     Arrivo alla Terrazza del Ristorante Montorfano
  • Breve presentazione di Luisa, delle liste che la sostengono e del programma
  • Aperitivo per tutti
  • 19,00    Fine dell’incontro.
Per coloro che non desiderassero salire a piedi al Sacro Monte, si suggerisce l’utilizzo della linea C e della funicolare, in funzione il sabato pomeriggio.
Gli orari utili della linea C alla fermata di Via Veratti 14 sono: 15,59 – 16,19 – 16,39.

Accorrete numerosi!

Ho voluto la bicicletta..

E adesso pedalo.

La corsa è cominciata. La strada verso il 15 maggio è in salita, lunga e faticosa. Ma siamo in piedi sui pedali. E tiriamo la volata.


Questo blog sarà uno degli strumenti di comunicazione che utilizzerò per parlare della mia attività politica, del mio impegno e dei miei progetti per Varese.

Perchè questa città deve risvegliarsi, scrollarsi di dosso molti pezzi del passato. Per dirla come Luisa, deve "rifiorire". Con questo obiettivo ho scelto di impegnarmi con la lista a sostegno di Luisa Oprandi sindaco.

Ringrazio fin da subito chi mi sosterrà in questa corsa. Io, intanto, pedalo...

Fernando Orlando